Emergenza Ucraina: cosa possiamo fare?
Un elenco in aggiornamento di raccolte, eventi, fonti d’informazione riguardo la situazione emergenziale in Ucraina.
[Ultimo aggiornamento: 08/03]
Imperversa ormai da giorni la guerra in Ucraina. Il nostro animo è simile a quello di molti: siamo scossi, frastornati, impauriti. E in questi tanti, sempre troppi giorni di guerra ci siamo imbattuti in tanti perché: perché succede, perché ce ne accorgiamo ora, perché continua… Ma crediamo che talvolta valga la pena credere anche nell’hic et nunc, qui ed ora, e abbiamo quindi provato ad abbandonare i perché in favore di un’altra domanda: cosa possiamo fare?
Come associazione, Tutta n’ata storia da statuto considera l’informazione espressione della democrazia e della libertà. Nella convinzione della funzione sociale di una corretta informazione, allora, la prima cosa che possiamo fare è invitarvi a seguire lo sviluppo del conflitto in Ucraina esclusivamente attraverso fonti certe. Ve ne segnaliamo alcune:
- Agenzia Ansa
- Il Post, in particolare, con il suo LiveBlog
- Valerio Nicolosi, giornalista
- Cecilia Sala, giornalista sul campo
- Wil_Ita su Instagram
Ma Tutta n’ata storia è anche e soprattutto espressione dell’attivismo giovanile, quello mosso dalla volontà di fare qualcosa di concreto. Oggi aiutare concretamente è difficile, ma – anche se in piccolo – è possibile. Ecco qualche modo:
- Raccolta cibo, materiale e donazioni presso il Centro Parrocchiale Santa Maria Rosa Nova
- Raccolta fondi promossa dalla nostra Caritas Diocesana
- Accoglienza profughi ucraini promossa dal Comune di Sant’Antonio Abate
- Consulti psicologici online gratuiti per chi vive situazioni di trauma rispetto alla situazione in atto
Eventi passati:
- Fiaccolata per la pace a Sant’Antonio Abate, domenica 6 marzo ore 20, partenza da Piazza don Mosè Mascolo
- Partita Sant’Antonio-Neapolis con ricavato in beneficenza, domenica 6 marzo ore 15.00, costo biglietto 5 euro
Vi terremo aggiornati e, anzi, vi chiediamo di indicarci altre fonti/opportunità d’aiuto se ne conoscete, per darci modo di verificarle e diffonderle.
“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate.
Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere