Sara al tramonto: la storia di una donna invisibile
Una donna invisibile dal passato misterioso, un ispettore di mezza età tormentato dagli errori commessi, un omicidio sospetto, una bambina in pericolo e molto altro nel nuovo romanzo di Maurizio de Giovanni Sara al tramonto.
Con Sara al tramonto lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni inaugura una nuova serie di romanzi la cui protagonista è, appunto, Sara Morozzi, un’ex poliziotta di un’unità segreta in pensione da quattro anni. La donna vive il suo pensionamento in relativa tranquillità, cercando di ritrovare la sua quotidianità dopo la morte di Massimo, l’amore della sua vita e motivo dell’abbandono del marito e del figlio piccolo, quando viene contattata da una vecchia collega in cerca di un favore. La “donna invisibile”, così Sara è soprannominata da vari personaggi e dall’autore stesso, possiede un’abilità unica che la rende indispensabile per questa missione non ufficiale: è, infatti, in grado di leggere perfettamente labbra e movimenti delle persone per capirne discorsi ed emozioni. La Morozzi sarà affiancata dall’ispettore Davide Pardo, uomo che ha implicitamente chiesto il suo aiuto per proteggere una bambina da una minaccia sconosciuta, la figlia di Dalinda Molfino, in carcere per l’omicidio del padre. Ancora tormentato da un errore commesso in passato, Pardo non riesce a smettere di pensare alle preoccupazioni di Dalinda e per questo è disposto a tutto per proteggere la bambina, anche a collaborare con quella strana donna invisibile, in grado di apparire quando meno se lo aspetta e senza farsi notare, dal tono freddo ed autoritario.
I personaggi vengono scoperti lentamente, capitolo dopo capitolo, entrando sempre più in profondità nei loro pensieri e nelle loro storie. L’unica “macchia”, secondo noi, si trova nella descrizione di Sara, soprattutto in quella fisica, dove si nota forse troppo eccessivamente la presenza di un occhio maschile. Ad esempio, in uno dei primi capitoli, il suo corpo viene raccontato nei minimi dettagli mentre si osserva nuda allo specchio, cosa che non ricapita per nessun altro personaggio. Ma forse si tratta di elementi che passano inosservati alla maggior parte dei lettori e, in ogni caso, non distolgono l’attenzione dagli eventi.
Anche in questa saga, come in quella dei Bastardi di Pizzofalcone (qui vi abbiamo parlato di Gelo), ci sono dei capitoli dedicati al flusso di coscienza in prima persona dei vari protagonisti: frasi brevi e rapide o discorsi lunghi che si intrecciano con altri col fine di far immergere del tutto chi legge non solo nelle vicende, ma nella mente stessa di chi sta parlando.
Una nuova serie con nuovi personaggi e nuove vicende ma lo stesso stile impeccabile di de Giovanni, perfetta per chi vuole una lettura intrigante ma non troppo impegnativa.
Sono Anna Pia e sono una studentessa che sogna in grande. Forse questo mio “difetto” è una conseguenza del fatto che legga molto; penso che, citando Tyrion Lannister, “la mente dipende dai libri come la spada dall’affilatura”, per questo leggo. Di tutto. Dai romanzi storici ai fantasy, senza sdegnare i romanzi neri o gialli. Non ho un libro preferito ma ce ne sono molti che rileggerei volentieri, continua a leggere