Alla scoperta della natura: la Valle delle Ferriere
Nel cuore della costiera Amalfitana, inoltrandosi verso il Parco regionale dei Monti Lattari, vi è una delle valli più caratteristiche intrise di storia e di natura delle nostre zone: la Valle delle Ferriere.
Tra spiagge rocciose, vette inconfondibili e città peculiari, la penisola sorrentino-amalfitana nasconde anche paesaggi verdi mozzafiato: immersa nel ventre di questo spicchio di terra così famoso al mondo c’è una valle celebre per le sue caratteristiche ambientali e antropiche tali da essere meta di tanti appassionati di trekking e non solo. Stiamo parlando della Valle delle Ferriere, una riserva naturale protetta a livello statale che si estende nel comune di Scala (SA).
Protezione del sito
La riserva naturale “Valle delle Ferriere” è stata istituita nel 1972 attraverso un decreto ministeriale come “riserva naturale orientata” (un tipo di area naturale protetta in cui sono consentiti interventi colturali, agricoli e silvo-pastorali purché non in contrasto con la conservazione degli ambienti naturali). Luogo di protezione e salvaguardia delle specie animali e vegetali, rientra anche in un programma di protezione e salvaguardia promosso dalla Comunità Europea con la Direttiva 92/43/CEE Habitat, che istituisce un sistema di aree denominato Rete Natura 2000, che preserva, attraverso la creazione della rete ecologica, la biodiversità di un’area con l’adozione di strumenti in grado di frenare il processo di frammentazione ambientale.
Caratteristiche naturali e antropiche
In un territorio che occupa più di 450 ettari, la valle è un sito di grande interesse storico e naturalistico. La sua conformazione è data in primis dallo scorrere per tutto il suo percorso del torrente Canneto, che ha creato nel tempo meravigliose cascate e angoli verdi incantevoli. L’esposizione a sud e la presenza alle sue spalle di un massiccio montuoso, fanno della valle un luogo dalle condizioni climatiche ideali che ha permesso nel tempo lo sviluppo di flora e fauna più uniche che rare. Una delle specie vegetali, come la “Woodwardia radicans” (una felce che arriva a circa 180 cm), infatti, si è conservata dall’era del Cenozoico. E non solo: nella riserva è stata avvistata anche la Salamandra pezzata, un anfibio urodelo noto per la colorazione nera e grosse macchie gialle.
Storia
Perché Valle delle Ferriere? Sebbene Amalfi sia famosa per la presenza delle fabbriche adibite alla produzione della carta, presenti in questa valle del fiume Canneto, il nome deriva dalla presenza di alcune ferriere risalenti al Medioevo nel territorio dell’antica Repubblica marinara, che producevano soprattutto chiodi per le imbarcazioni. Oltre che dalle suddette fabbriche, l’energia del fiume era sfruttata anche da una centrale idro-elettrica che raccoglieva l’acqua mediante un sistema di canali per poi essere convogliata in una tubazione. La velocità dell’acqua in caduta metteva in moto delle turbine che a loro volta trasmettevano il moto agli alternatori.
Percorsi e accessibilità
È possibile accedere alla valle da Amalfi e da Pontone, una frazione di Scala e, per gli appassionati di trekking, anche da Agerola. Il primo percorso è detto “sentiero basso” poiché parte da Piazza Flavio Gioia ad Amalfi, inoltrandosi oltre il corso principale della città. Da Pontone, invece, la strada è leggermente in discesa e parte dalla Piazza San Giovanni. Il percorso di trekking prevede la partenza da San Lazzaro, frazione di Agerola, e dura circa 4h coprendo 6 km di tragitto.
Tra cartiere dismesse, ruderi delle antiche fabbriche e scorci panoramici che partono dal mare sino alle sfumature di verde più fitto, non potete lasciarvi scappare l’occasione di un percorso nella natura ricco di suoni ed emozioni.
Sono Gabriele, studio architettura nella splendida cornice di Napoli e scrivo per Tutta N’ata storia insieme ad un gruppo di amici ormai da un bel po’, nella convinzione di riuscire a reinventarsi sempre, nonostante tutto. Questa esperienza è nata quasi per caso ed insieme a tante altre ha fatto di me la persona che sono oggi, una persona diversa da ieri e anche da domani, che non vuole mai smettere di crescere e di imparare continua a leggere