Restare socialmente attivi, anche in quarantena è possibile
È vero in questo periodo occuparsi degli altri è una priorità che riguarda solo il personale medico e sanitario? Assolutamente no! Scopriamone di più in questo articolo.
Di questi tempi viene difficile, se non impossibile, programmare un viaggio, pensare di spostarsi addirittura in un altro Paese, prendere parte ad un progetto europeo per accrescere il proprio bagaglio personale. Non è tempo di pensare troppo a se stessi, né di preoccuparsi di tutto quello che va oltre lo stretto necessario. E questo è forse lo sforzo più grande di questo periodo per noi giovani. Noi, la generazione con lo zaino sempre in spalla, sempre pronti a partire; noi, la generazione dell’Europa unita, dell’Erasmus “facile”. Come si fa a chiederci di rinunciare a tutto questo se è così che siamo nati e cresciuti?
È vero, non possiamo concentrarci sulla crescita e sul benessere personale e collettivo, ma dobbiamo stringere i denti e fare in modo da ricominciare a preoccuparcene quanto prima. Attualmente, gli unici a cui è consentito ancora partire sono i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari. In realtà, anche i non professionisti possono rendersi utili a distanza.
Ad esempio, la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa mette a disposizione sul proprio sito numerosi corsi gratuiti, di alta qualità, disponibili in varie lingue, di varia durata (dai cinque minuti a qualche ora), con lo scopo di fornire gli strumenti necessari a sviluppare un’analisi corretta dei problemi dell’epoca contemporanea, tra cui il Coronavirus. I corsi sono certificati dalla Federazione, e sono forniti di tutto il materiale (video, spiegazioni e quiz). Per poter prendere parte, è necessario registrarsi alla piattaforma, se siete volontari non professionisti, alla voce “affiliazione” va selezionata l’opzione “not affiliated”. Grazie a questo servizio, ognuno è invogliato ad esplorare, utilizzare e condividere ampiamente le opportunità di apprendimento esistenti tra amici e colleghi, utilizzando materiale sicuro ed affidabile.
Sul fronte del volontariato opera anche Ayni, una rete di enti no-profit attivi a livello locale nei settori della sostenibilità e dello sviluppo. Tramite il network, gli enti membri possono reclutare volontari che si propongono spontaneamente per contribuire alla realizzazione dei loro progetti. Ayni si occupa di formare, informare e orientare i suoi volontari. Recentemente è stata lanciata la campagna #volontariacasa, che mira ad aiutare le piccole associazioni per lo sviluppo che in questo periodo stanno risentendo dell’ assenza di collaboratori e di un calo delle donazioni. Le principali mansioni che i volontari sono chiamati a ricoprire riguardano i settori della comunicazione, (gestione e contenuti per i social media) fundraising (scrittura di proposte di finanziamento), webdesign (gestione di siti web) e traduzione, a cui si aggiungono progetti vari come attività educative online, elaborazione di un business plan, formazione all’uso di software. È possibile inviare la candidatura accedendo al sito di Ayni, e poi si attende la risposta dell’associazione, che si occupa direttamente della selezione.
Se da un lato ci appare tutto fermo, allo stesso tempo sono tante le nuove opportunità che si stanno aprendo, specialmente da remoto, a cui anche tre mesi fa non avremmo mai pensato. Anche se ci sembra che il mondo sia in pausa per certi versi, per altri continua a girare, e noi dobbiamo solo trovare un nuovo ritmo per starci dentro.
Come si fa a descrivere se stessi? Non lo so, ma so quello che gli altri dicono di me.
Qualcuno dice che io sia ostinata e rompiscatole. Tutti dicono che io sia coraggiosa, e uno dei motivi è perché studio Fisica. Sì, è vero, è stata la scelta più folle della mia vita ma, quando l’ho fatta, sapevo che mi sarebbe piaciuto studiare come riassumere l’Universo in leggi concise e ben ordinate.
Ciò che non sapevo è che avrei avuto l’opportunità di lavorare in contesti interazionali, stravolgendo totalmente il mio punto di vista su molte cose, e che interagire con persone di culture diverse mi avrebbe messo ogni volta di buon umore, specie se a tavola o davanti a una birra; non sapevo nemmeno che avrei imparato a vivere lontano da casa, sperimentando innumerevoli partenze e ritorni, ed i maledetti sentimenti contrastanti che ne derivano.
Oltre ciò che dice la gente, qualcosa ho imparato a capirla anch’io di me.
Mi piace osservare le persone per capire cosa c’è oltre la superficie. Non mi piacciono le persone banali, preferisco quelle che sembrano tali, ma poi nascondono dietro un mondo. Non mi piacciono gli anticonformisti a tutti i costi. Mi piace chi ascolta prima di parlare.
Mi piace l’ordine e l’armonia, ecco perché la danza è una mia grande passione: mi basta vedere un ballerino fare due pirouette o un grand jetè e sono felice.
Credo nel valore del cibo: tra cucinare e mangiare in compagnia non saprei scegliere cosa mi fa stare meglio. Mi diletto a preparare ricette sempre nuove, adoro alcuni piatti orientali, ma non rinuncerei mai ai sapori della mia terra.
Mi incuriosisce esplorare nuovi luoghi, ognuno con le sue tradizioni, ma fino ad ora niente è mai riuscito ad acquietarmi come il mare di Napoli col Vesuvio sullo sfondo. Per me dire Napoli è dire Massimo Troisi perché “Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente, il suo destino, e non m’ha mai parlato della pizza, e non m’ha mai suonato il mandolino”.
A proposito di casa e di ciò che mi piace, credo nel potere dell’aggregazione e dell’attivismo giovanile e, fortuna ha voluto che incontrassi persone con visioni a tratti uguali e a tratti opposte, ma che si combinano perfettamente, e trovano modo di esprimersi in quella che è Tutta n’ata storia. Personalmente, mi occupo della rubrica scientifica di questo sito, che mette sempre a dura prova la mia capacità di spiegare concetti complicati in parole semplici. Il titolo della sezione è “Dove andremo a finire?” e la risposta è in ogni articolo in cui si parla di futuro, sostenibilità ambientale, progresso scientifico e tanti altri fatti.