25 anni di Exodus: convegno su usura, gioco d’azzardo e sovraindebitamento
Per i suoi 25 anni di attività, la fondazione Exodus 94 ha organizzato dei convegni in giro per la Diocesi per parlare del suo operato e, più in generale, delle tematiche che affronta quotidianamente. Questa domenica si terrà l’incontro conclusivo a Sant’Antonio Abate (NA). Ecco dove e cosa c’è in programma.
Sapevate che a Castellammare di Stabia esiste la Fondazione Exodus 94, che ha sede nella struttura della Caritas Diocesana Sorrento-Castellammare di Stabia? E sapevate che offre servizi di ascolto, sportello legale e sportello sociale per vittime d’usura o per persone che a causa di un grave indebitamento potrebbero cadervi? Sapevate, poi, che quest’anno si festeggia il 25esimo compleanno della Fondazione?
Proprio per celebrare l’anniversario d’argento, Exodus 94 ha organizzato una serie di convegni, col fine di analizzare e riflettere su fenomeni quali usura, gioco d’azzardo e sovraindebitamento, rivolti a organizzazioni sociali e politiche, ma anche a semplici cittadini.
L’ultimo convegno si terrà a Sant’Antonio Abate, presso i locali del Centro Parrocchiale Santa Maria Rosa Nova, in via Borsellino 4, domenica 24 marzo alle ore 18. Interverranno, tra gli altri: membri della Consulta Nazionale Antiusura Onlus “Giovanni Paolo II”; mons. Soddu, direttore di Caritas Italiana; esponenti della Caritas Diocesana Sorrento-Castellammare di Stabia; rappresentanti della stessa Fondazione Exodus 94. Modererà Ciriaco Viggiano, giornalista de Il Mattino. In foto, il programma completo.
Un’interessante occasione sia per comprendere meglio l’attività della Fondazione che per scoprire se e come i temi sopra citati interessano il territorio abatese. In realtà, di gioco d’azzardo a Sant’Antonio Abate ve ne avevamo già parlato in un nostro precedente articolo. Siamo sicuri, quindi, che il nostro sia un paese fortemente interessato dal fenomeno; ma cosa sappiamo sui metodi per contrastarlo, ad esempio? E l’usura è cosa nostra o no? Partecipando all’incontro di questa domenica potremo capirne di più e, soprattutto, prenderemo coscienza che a pochi km da noi c’è una realtà che si occupa di riconoscere e contrastare alcuni dei mali più comuni della società contemporanea.
“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate.
Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere