Non ora, non qui.
Oggi vi proponiamo il primo libro di Erri De Luca, definito lo ‘scrittore d’Italia del decennio’ nel 2009. Un libro che insegna e che lascia il segno.
“Non ora, non qui”
Erri De Luca, ‘I Narratori, la Feltrinelli’, 1989, Napoli
‘Non ora, non qui’ è il primo romanzo di Erri De Luca, pubblicato nell’89, scritto ‘nei rimasugli del giorno, in un cantiere edile a Milano‘. È una lunga lettera a sua madre, alla donna che più ha amato, che gli ha insegnato tanto nella vita e che lo ha contagiato con la sua compassione, la sua collera e lo schifo verso il mondo. È un romanzo autobiografico, che descrive un’infanzia vissuta nel caos partenopeo e negli spazi ristretti dei vicoli e delle case, dove non si poteva avere nemmeno un cane. Un’infanzia segnata dalla balbuzie, dovuta alla ‘fretta di concludere‘, un periodo di vita caratterizzato da ogni particolare vissuto nelle strade e nelle occasioni affrontate. Gli occhi dei passanti, una città immobile, le domeniche, il freddo, i profumi segreti come quello del caffè che ‘chi lo fa non lo disperde, chiude la finestra della cucina. Chi lo fa se lo respira tutto‘. E poi all’improvviso una fotografia della madre, l’immagine che permette il racconto delle sue sensazioni, delle sue emozioni, come se stesse parlando ancora con lei, come se non fosse cambiato nulla. Le racconta come ha affrontato la vita, grazie soprattutto ai suoi consigli, i suoi addestramenti. Come è riuscito a superare la morte di un amico, l’arrivo tardato di un amore e il suo addio troppo precoce, il trasloco in un’altra casa, in un posto diverso.
Un libro che insegna tanto, grazie alla propria esperienza, la migliore insegnante della vita. Erri De Luca ci racconta la sua di vita, segnata da profonde situazioni che lo hanno indebolito, quanto reso più forte nell’età adulta. E lo fa attraverso una lettera, il modo più romantico e più bello di parlare ad una persona, che in questo caso è la madre, custode di vita e di amore per ognuno di noi. Una lettera intensa, unica, che svela ogni particolare che da piccoli non si riesce ad esprimere, ogni insegnamento che si percepisce solo con la maturità. La grandezza di Erri, forse, sta proprio in questo: nel saper scrivere in modo scorrevole le emozioni di una vita e trasmetterle agli altri sotto forma di insegnamento, in modo che attraverso i suoi errori, le sue incomprensioni riusciamo a capire come agire nella nostra di vita.
È il racconto della dimostrazione di un amore incondizionato, dove non esiste più il tempo e lo spazio, dove si accompagna la propria metà fino alla fine, una fine arrivata senza accorgersene. È il dolore di un marito che ha visto morire davanti a sé colei che aveva sposato forse troppo tardi, nei cui occhi ‘si poteva vedere il cielo‘.
Erri De Luca, nato a Napoli nel 1950, è un giornalista, scrittore e poeta italiano. Dopo gli studi al liceo classico, a diciotto anni si trasferisce a Roma dove aderisce a Lotta Continua, rimanendo nella capitale fino al 1976. Svolge molti lavori manuali per vivere, distinguendosi sin da subito negli ambienti che frequenta, soprattutto all’estero, per aver partecipato ad iniziative umanitarie, come nel 1999 a Belgrado durante il periodo dei bombardamenti della NATO. Tradotto in più di 30 lingue Erri De Luca ha ottenuto 7 premi letterari. È uno degli scrittori e giornalisti più conosciuti anche per il processo riguardo la questione No TAV, in cui è stato accusato nel febbraio del 2015 e assolto nell’ottobre del 2015
Sono Gabriele, studio architettura nella splendida cornice di Napoli e scrivo per Tutta N’ata storia insieme ad un gruppo di amici ormai da un bel po’, nella convinzione di riuscire a reinventarsi sempre, nonostante tutto. Questa esperienza è nata quasi per caso ed insieme a tante altre ha fatto di me la persona che sono oggi, una persona diversa da ieri e anche da domani, che non vuole mai smettere di crescere e di imparare continua a leggere