Il progetto rientra in “Quanto se ne S.A.A.?”, serie di inchieste con correlati eventi che hanno il duplice obiettivo di indagare su determinate tematiche sociali e offrire occasioni per riflettere o sdoganare tabù.
Dopo aver trattato argomenti quali “AIDS e malattie sessuali” e “immigrazione”, si è deciso di adottare lo stesso modus operandi anche per la terza tematica: omosessualità, tra identità, uguaglianza e diritti civili.
Telecamera alla mano, abbiamo realizzato una video-inchiesta tra le strade del paese per scoprire come gli abatesi si interfaccino con l’argomento e quanto ne conoscano a riguardo. Col fine di indagare su un campione più vasto, poi, abbiamo diffuso online un questionario, formato da domande di tipo tecnico (normative sull’omosessualità nel mondo e in Italia) e domande di tipo personale, per raccogliere, appunto, opinioni.
Per presentarvi i risultati ottenuti, abbiamo realizzato un evento col fine di sdoganare clichés, stimolare una riflessione critica e capire qualcosa in più su quanto trattato, utilizzando uno degli strumenti comunicativi più potenti che esistano: il cineforum.
La serata, svoltasi domenica 9 dicembre, alle ore 18.00, è cominciata con la presentazione dell’inchiesta sul tema.
Poi, si è proceduto col film. La pellicola scelta è stata “Milk”, film sulle reali vicende di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti. La sua vita, raccontata dal regista Gus Van Sant, è servita per ricavare spunti di riflessione su uguaglianza e diritti civili, e per tracciare un paragone tra la condizione degli omosessuali nell’America degli anni ‘70 e quella nell’Italia dei nostri giorni.
Di questo e altro si è parlato nel dibattito successivo: una chiacchierata, in un clima informale, tra i partecipanti e gli ospiti presenti.
A proposito di ospiti, a comporre il team di relatori, oltre ad alcuni membri di “Tutta n’ata storia”, sono stati Mario Gallo, responsabile per “Amnesty – sez. Agro Nocerino Sarnese” (gruppo 261), che ci ha aiutato a comprendere di più su omosessualità e diritti anche da un punto di vista tecnico, dati e statistiche alla mano. Ma non è stato il solo!
L’associazione ha ospitato, per la prima volta a Sant’Antonio Abate, le Fede ‘n’ Marlen, Federica Ottombrino e Marilena Vitale, duo canoro napoletano che con la propria musica racconta storie d’amore, storie d’ironia e storie di tutti i giorni.
È stata proprio una storia di tutti i giorni – la loro – a spingere “Tutta n’ata storia” a sceglierle come super ospiti per questo evento: Federica e Marilena, infatti, sono entrambe lesbiche e non ne hanno mai fatto mistero. Per questo rappresenteranno una testimonianza diretta, che è stata esempio per chi ancora ha timore di vivere in maniera libera il proprio essere.
Le Fede ‘n’ Marlen hanno concluso la serata con un momento musicale
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