VERSO NUOVI ORIZZONTI, MA DALLE RADICI
Metti un incontro tra realtà consolidate negli anni, tra coordinatori di Forum dei Giovani con esperienza e ambizioni politiche, tra attivisti che hanno girato il mondo partecipando a conferenze internazionali e meeting sugli argomenti più disparati. Cosa c’entriamo noi?
Andiamo per gradi.
“Tutta n’ata storia” questo finesettimana ha preso parte a Verso Nuovi Orizzonti – costruendo il futuro. L’evento -organizzato dal Forum Regionale dei Giovani – Campania- mirava ad offrire un’occasione di dialogo e confronto tra ragazzi provenienti da tutta la regione su tematiche che coinvolgono le nuove generazioni. Quattro i topic tra cui ci è stato chiesto di scegliere: competenze, territorio, occupazione ed Europa. Noi, in particolare, abbiamo voluto approfondire gli ultimi tre.
Guidati dalla disponibilità e dalla professionalità dei ragazzi dell’Associazione Moby Dick, siamo stati coinvolti in un’interessante esperienza di educazione non formale durante la quale, un passo alla volta, abbiamo elaborato insieme ai nostri gruppi proposte progettuali da presentare alla Regione Campania. Si è tenuta ieri pomeriggio la plenaria conclusiva che ha visto l’esposizione delle idee dei partecipanti di fronte a importanti figure istituzionali.
Allora, tornando alla domanda iniziale: cosa c’entriamo noi? C’entriamo perché abbiamo costituito un’associazione nella convinzione che la partecipazione conti quanto o più della rappresentanza, perché pensiamo si possa fare politica senza ambizioni politiche, perché crediamo nelle idee dal basso e abbiamo intenzione di cogliere ogni più piccola occasione per imparare a dar loro voce e concretezza, anche se ogni tanto significherà sentirsi pesci minuscoli in acquari molto più grandi rispetto a quello a cui siamo abituati.
Perché va bene l’attaccamento alle radici ma le radici hanno bisogno di orizzonti e gli orizzonti di giovani che abbiano voglia di esplorarli.
Un incastro di contraddizioni croniche, a partire dal fatto che potrei scrivere di qualunque cosa ma che vado in crisi se si tratta di parlare di me. 30 anni, copywriter, giornalista e marketing manager. Laureata in lingue perché affascinata da tutto quello che non somiglia al posto in cui vivo. Sarà perché vivo in un paese piccolo, dove per i sogni a volte sembra non esserci spazio, allora ogni tanto vorrei infilarli in valigia e portarli con me all’estero. Viaggi brevi però, perché credo anche nelle radici, continua a leggere