ROBOT: I NUOVI INQUILINI

Ci faranno compagnia, lavoreranno per noi, prenderanno decisioni. Impareremo a condividere il mondo con una nuova specie: i robot.

Anno 2025. Il traffico in città scorre veloce; tra le obsolete macchine a idrocarburi, si scorgono veicoli elettrici, silenziosi, a guida autonoma. Un bambino inseguendo un pallone rotolante, finisce inavvertitamente in strada mentre avanza veloce una vettura senza pilota: il robot sterzerà, evitando il pedone, ma sacrificando se stesso e mettendo a repentaglio la vita dei passeggeri, oppure investirà il malcapitato, evitando lo schianto contro il guard-rail?
Difficile trovare una risposta: la soluzione del cosiddetto “moral machine” attanaglia le menti di psicologi, filosofi e ingegneri. Un dilemma legato a un fenomeno che il Parlamento europeo definisce “nuova rivoluzione industriale” : l’era dei robot senzienti.

Quasi umani…
Corrono, saltano, parlano, lavorano, sanno fare i lavori domestici e portarci a destinazione: i robot, dapprima comparsi nelle fabbriche come componenti delle catene di montaggio, sono ormai pronti ad entrare nelle nostre case. Saranno al nostro servizio, come il robot Moley, che imita perfettamente i gesti di uno chef, precedentemente catturati da una camera 3D; Buddy, l’automa in grado di conversare, giocare, ricordare appuntamenti; MoRo, un robot di produzione cinese dotato di arti mobili e capace di riconoscere e afferrare oggetti, aprire il frigo e portare da bere! I robot in questione, come le self-driving car di Tesla e Google, sono dotati di uno speciale meccanismo di apprendimento costante, il deep-learning: connessi alla rete, sfogliano enciclopedie in pochi secondi, elaborano calcoli e imparano dagli errori.

…davvero umani?
Entro il 2019, il numero dei robot aumenterà di 8 volte. Tra i più diffusi ci saranno i robot sociali, che secondo la Federazione internazionale dei robot, aumenteranno da 4700 a 37500 unità. I robot sociali forniranno assistenza a disabili e anziani, faranno compagnia alle persone: sarà un’amicizia simulata, rappresentata e, secondo gli esperti, potrebbe isolarci ancor di più.

Le leggi di Asimov non bastano più
Il Parlamento Europeo, attraverso una risoluzione del 16 febbraio 2017, ha a mosso i primi passi legislativi verso la regolamentazione del fenomeno. Il documento prevede la necessità di definire e classificare i robot intelligenti, predisporre un sistema di registrazione, istituire un regime assicurativo obbligatorio e un fondo di risarcimento per le vittime e i danni eventualmente cagionati dalla loro attività.
La Commissione Europea avverte, inoltre, che “l’integrale sostituzione degli umani con i robot potrebbe deumanizzare le pratiche di accudimento. Il contatto umano è un aspetto fondamentale e non è completamente sostituibile”.
Chissà se basterà; la certezza è che ben presto il mondo sarà popolato da una nuova specie, in latta e bulloni. Alle porte, scenari del tutto inediti

Pietro D'Ambrosio

Classe 1995 e svariati sogni nel cassetto. Diritto, politica e astronomia sono le mie passioni: razionale al punto giusto, nel tempo libero mi lascio affascinare dall’infinito. Passerei intere giornate a leggere classici perché in uno vi ho letto che “la bellezza salverà il mondo”. E ci credo follemente. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *