CAPRILE COME BETLEMME: IL PRESEPE VIVENTE IN QUEL DI GRAGNANO

Se siete amanti del Natale, degli eventi ad esso collegati e in particolare dei Presepi, allora non potete perdere la visita al Presepe vivente di Caprile, località di Gragnano. Questa manifestazione è giunta alla sesta edizione consecutiva, ma affonda le radici negli anni ’60; abbandonata per un po’, è stata recentemente ripresa.

Il suo punto di forza sta nel fatto che è frutto della collaborazione dell’intera comunità: sono, infatti, gli stessi abitanti del posto a mettere a disposizione parte dei propri spazi, nonché a cooperare per la realizzazione del materiale utile e ad apparire come figuranti. Il tutto è gestito dalla Chiesa di “San Ciro” a Caprile e dal parroco don Salvatore Savarese. Un evento molto importante per gli abitanti del borgo, perché valorizza, di fatto, il luogo in cui trascorrono la propria quotidianità.

Un lungo percorso di circa 1,5 km all’interno del cuore di Caprile fa rivivere una vera e propria Betlemme: ambienti diversi curati nei dettagli che culminano con la visita alla famosissima grotta, con tanto di bue e asinello a scaldare il neonato Gesù.
Negli scorsi anni è stata proprio la veridicità del Presepe – con ben 250 figuranti coinvolti – a fargli avere grande successo, raggiungendo i 6000 visitatori nell’arco dell’intera manifestazione. Chissà quest’anno la comunità di Caprile come continuerà a stupire.

Il Presepe è aperto nei giorni 26, 27, 29, 30 dicembre e 1, 5, 6, 7 gennaio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, e non prevede alcun costo di ingresso. In Piazza a Caprile, poi, sarà possibile degustare o acquistare prelibatezze culinarie e prodotti tipici, nonché articoli natalizi realizzati dagli alunni dell’Istituto “Enzo Ferrari”.
Inoltre, per raggiungere la zona, sono a disposizione navette gratuite che partiranno da Piazza Marconi, dove è stato adibito un apposito parcheggio.

Insomma, tra sacro e profano, tra tradizione presepiale e prelibatezze culinarie, tra un borgo di Gragnano e una piccola Betlemme: basta arrivare a Caprile per tutto questo.

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *