I’ sto cca’: al Meeting dell’Attivismo Giovanile vince il progetto “CicerUni”

Una giornata ricca di idee, confronto ed entusiasmo quella di “I’ sto cca’ – Meeting dell’attivismo giovanile”. Ad aggiudicarsi il primo “Keep On Movin’ Contest” è stato il gruppo del tema orientamento universitario e professionale. Ma tutti i partecipanti meritano un grande applauso e il nostro grazie. 

Domenica scorsa, 1° ottobre, il Parco Naturale di Sant’Antonio Abate si è trasformato per una intera giornata in un laboratorio di idee a cielo aperto con “I’ sto cca’”, la seconda edizione del Meeting dell’Attivismo Giovanile organizzata dall’associazione Tutta n’ata storia, col patrocinio morale dell’Amministrazione. Idee confluite nel “Keep On Movin’ Contest”, la cui vittoria è andata al progetto “CicerUni”, realizzato dal gruppo “Quest’ansia che ci unisce” che ha lavorato al tema orientamento universitario e professionale.

Ma prima circa quaranta giovani si sono riuniti al mattino per discutere in un’assemblea pubblica, a cui hanno preso parte anche alcuni incuriositi passanti, sulle quattro tematiche protagoniste dell’evento: ambiente e sostenibilità, orientamento universitario e professionale (appunto), riqualificazione e valorizzazione del territorio, sessualità e identità di genere.

Foto di Tetra Vision – Un momento del dibattito mattutino

Il dibattito ha toccato diverse sfumature dei singoli argomenti: dal quadro dei NEET alla pressione del fuoricorso; dalla paura di non condurre uno stile di vita sostenibile alla situazione del fiume Sarno; dalla mancanza di spazi d’aggregazione al desiderio di riappropriarsi di ciò che le città offrono; dalle discriminazioni per le diverse questioni di genere a come la società praticamente le tratta. Il tutto, passando per esperienze e opinioni personali dei partecipanti e concludendosi con l’intervento degli esperti presenti, che hanno arricchito il già vario punto di vista emerso durante l’assemblea.
Hanno partecipato in qualità di esperti: Eduardo Bassolino, PhD Arch. UNINA; Martina Bianchi, presidente Legambiente Valle dell’Irno; Rita D’Antuono, psicoterapeuta; Davide D’Errico, project manager e founder Opportunity Onlus.

Dopo la meritata pausa pranzo, gli iscritti al pomeriggio di progettazione si sono divisi in quattro gruppi, uno per tematica, e affiancati dall’esperto di riferimento e un facilitatore, hanno lavorato per tre ore alla realizzazione di un’idea progettuale attuabile a Sant’Antonio Abate.
Hanno indagato, raccolto pareri e instaurato un confronto interno, prima di giungere alla stesura di un progetto: il loro biglietto da visita per il “Keep On Movin Contest”.
I facilitatori che li hanno guidati nell’attività sono stati: Carmen Abagnato, Enrico Elefante, Imma Mandaro, Roberto Rossetto.

I progetti sono poi stati presentati dinanzi alla giuria composta da: Lucia Afeltra, ass. Politiche Giovanili del Comune di S. Antonio Abate; Salvatore D’Aniello, senior advisor Banca Generali; Noemi Taccarelli, founder _blank Growth Agency; Feliciana Mascolo, presidente ass. Tutta n’ata storia. I giudici non si sono risparmiati nell’avanzare domande e suggerire consigli ai partecipanti, per trovare punti di criticità e migliorie alle idee presentate.

Foto di Tetra Vision – Il gruppo vincitore presenta il progetto

E, alla fine, hanno votato il progetto vincitore che, come anticipato, è stato “CicerUni” del gruppo dedicatosi al tema orientamento universitario e professionale che ha proposto la realizzazione di un portale – in collaborazione con gli stessi Atenei – in cui gli studenti possano confrontarsi con ex universitari (e non solo) in vista di un orientamento orizzontale e dinamico.
Il gruppo era composto da: Alfonsina Abagnale, Davide Avenia, Andrea Bellavista, Marco Esposito, Giorgio Rotoli e Rossella Varone.
In foto, solo una rappresentanza.

Oltre gli applausi degli altri partecipanti, si sono aggiudicati: un attestato di merito da inserire nel proprio curriculum, pubblicazioni ad hoc, la partecipazione al corso “Crowdfunding per il Terzo Settore” offerto da _blank Growth Agency e una cena di gruppo presso “Titanic Pub&Beer”.

Questo, dunque, quello da cui Tutta n’ata storia si propone di partire per realizzare, insieme ai partecipanti-vincitori, un progetto che possa essere impattante anche sul territorio abatese.
Ma non tralascerà sicuramente le altre interessanti idee venute fuori dagli altri gruppi di lavoro e che, nulla lo vieta, potranno essere riprese in futuro, e cioè:

  • Per ambiente e sostenibilità (gruppo “L’aria s’adda cagnà”): un’implementazione del già esistente sistema a premi per promuovere e sviluppare una consapevolezza ancora maggiore sul riciclo anche di quei rifiuti che si differenziano meno.
  • Per valorizzazione del territorio (gruppo “Terra mia”): una ricerca e riqualificazione di aree meno valorizzate del paese per costituire hub modulari a disposizione di vari progetti giovanili.
  • Per sessualità e identità di genere (gruppo “Vogl’essere chi vogl’io”): un ciclo di serate per parlare di sessualità sotto diversi punti di vista, utilizzando l’espediente del gioco-quiz, anche ad un pubblico più adulto e meno avvezzo a scardinare i tabù.

La lunga giornata si è poi conclusa con un momento di festa per il sesto compleanno dell’Associazione con buffet e dj-set.
Tutta n’ata storia si può dire soddisfatta di questa seconda edizione di “I’ sto cca’”, soprattutto per la pluralità di voci che si sono incontrate con la convinzione che la critica costruttiva sia occasione di crescita. E perciò ringrazia innanzitutto i giovani che hanno preso parte all’iniziativa, tra cui tanti non abatesi, il che è un ulteriore elemento di arricchimento.
Un grazie va anche all’Amministrazione Comunale, in particolare al Sindaco Ilaria Abagnale e all’ass. Lucia Afeltra intervenute all’evento.
Infine, un grande grazie è riservato a tutte le realtà e singole persone che hanno sostenuto la realizzazione di “I’ sto cca’ – Meeting dell’attivismo giovanile”.

Foto di Tetra Vision – Scatto di fine evento

 

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Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere