“Con la Pallacanestro Antoniana una stagione emozionante, tra sport e sociale”: parola del presidente Varone
Riparte domani 16 ottobre il Campionato di serie D della Pallacanestro Antoniana. Riparte con qualche novità, ma con i valori fondanti e fondamentali sempre ben saldi. Riparte e noi abbiamo intervistato il presidente Gerardo Varone per farci raccontare sensazioni, evoluzioni e ambizioni.
Non volevamo mancare all’esordio in Campionato della Pallacanestro Antoniana e non potevamo non “marcare il tabellino” a nostro modo: raccontandovi del movimento cestistico abatese che in una sola stagione ha raggiunto la serie D, che ha dovuto gareggiare anche contro il Covid, che si è fermato in campo ma non nel sociale, che sta già dando il meglio in Coppa ed è pronto ora per l’esordio in Campionato… E tanto altro!
In attesa della partita di domani tra Pallacanesto Antoniana e ACSI Basket ‘90, alle ore 18.00 al Palabatese in via De Luca, abbiamo intervistato il presidente Gerardo Varone.
Ad ottobre 2019 abbiamo parlato per la prima volta sul nostro sito della Pallacanestro Antoniana, presentata come un progetto a due facce: sport e sociale. Due anni dopo, cosa è cambiato?
Sotto questo punto di vista non è cambiato nulla rispetto al progetto iniziale, che resta legato sia al basket che all’impegno nel sociale, che è anzi continuato anche quando lo sport si è fermato. Durante il lockdown, infatti, ci siamo fatti promotori di una raccolta fondi insieme alle altre associazioni sportive da devolvere alle famiglie indigenti del territorio. Abbiamo sempre creduto molto nello sport come veicolo di promozione sociale e ci crediamo tuttora.
A livello societario, invece, com’è mutato lo scenario?
Come in ogni società si cerca sempre di crescere e, in base alle esigenze di ognuno dei soci, abbiamo ristrutturato l’organigramma.
L’attuale assetto è composto da: Paolo Vitale, vicepresidente; Gennaro Coppola, direttore sportivo; Alfonso D’Aniello, general manager; Carlo Varone, team manager; Alfonso Cavallaro, segretario generale; Francesco D’Aniello, dirigente responsabile; Andrea Bellavista, dirigente; Raffaele Vitiello, responsabile gara.
Chi sono i cestisti che compongono la squadra?
La squadra è composta da quindici atleti: Gianmarco Nocera, Gennaro Provenza; Luigi Amodio, Raffaele Malafronte, Davide Di Capua, Sabato D’Aniello, Carlo Antonio Coppola, Gennaro Ferraioli, Roberto Malpede, Raffaele Manzo, Andrea Somma, Antonio D’Apice, Michele Giordano, Alessandro Esposito, Fabio Attianese. Lo staff tecnico è, invece, formato da Marco Aramu in qualità di head coach e Angelo Acanfora nel ruolo di viceallenatore.
Uno degli obiettivi originari era quello di portare gli abatesi ad interessarsi anche alle partite di basket. Il Covid non vi ha di certo aiutato… Ma come immaginate di riaccendere la passione ora che si può tornare al Palabatese?
Quest’anno abbiamo già avuto la possibilità di riabbracciare il nostro pubblico, in occasione della gara di Coppa Campania. Devo dire che abbiamo avuto un ottimo riscontro. L’obiettivo è quello di riuscire a fare appassionare i bambini a questo sport meraviglioso, ricco di insegnamenti morali. Speriamo di continuare ad avere sempre un nutrito seguito, magari grazie anche al buon andamento della squadra in campo.
A proposito di Coppa, avete già disputato qualche partita e con ottimi risultati, approdando ai quarti. A questo punto, obiettivo finale?
Sì, la nostra stagione è iniziata ufficialmente già da un paio di settimane con le due vittorie in Coppa Campania contro Solofra e Centro Ester, e quest’ultima su un campo veramente ostico. Ora, come dicevi, ci attendono i quarti di finale in programma il 2 marzo a Cava.
L’obiettivo? Non ci poniamo limiti, siamo una squadra ambiziosa e vogliamo provare a portare a casa il trofeo.
Parlando ora di Campionato, la pandemia non vi ha permesso di festeggiare un importante successo: la promozione in serie D nel 2020. Un po’ di amarezza?
Non aver potuto condividere quella gioia con il nostro tifo, ma anche non averla potuta festeggiare tra noi, sul campo, perché avvenuta dopo il congelamento delle classifiche in piena pandemia, quando eravamo tutti chiusi in casa… Sì, un po’ di amaro in bocca lo lascia! Quella è stata una stagione bellissima: avevamo praticamente vinto tutte le gare disputate ad eccezione di una, e pertanto siamo riusciti ad iscrivere la squadra al successivo campionato di serie D.
Ma a quel Campionato, stagione 2020-2021, non avete partecipato. Cos’è successo?
Nonostante avessimo allestito una roster di tutto rispetto per la categoria, la nuova ondata di contagi ha sospeso tutte le attività. A marzo 2021 la federazione ci ha chiesto la disponibilità di ripartire, ma a porte chiuse e con un quadro emergenziale ancora abbastanza drammatico. Per questo abbiamo preferito evitare di correre rischi e attendere l’inizio della nuova stagione.
E ora siete qui, dove ci eravamo lasciati: in serie D. Domani, sabato 16 ottobre, vivrete l’esordio di Campionato. Che partita vi e ci aspetta?
Sarà un incontro pieno di insidie: è l’esordio e tutti vogliono fare bene. I nostri ragazzi ambiscono ad iniziare subito forte e si faranno sicuramente trovare pronti alla gara davanti al nostro pubblico.
Tra Coppa e Campionato, tanti obiettivi e altrettanta voglia di far bene, dunque. Che anno cestistico dobbiamo aspettarci dalla Pallacanestro Antoniana?
Ribadisco: non ci poniamo limiti. Vogliamo stare nella parte alta di classifica e poi accedere alla seconda fase ad orologio con quanti più punti possibili negli scontri diretti. Obiettivi chiari, no?!
Chiarissimi! E se qualcuno volesse contribuire al loro raggiungimento, potrebbe ancora unirsi al gruppo?
È possibile unirsi allo staff dirigenziale: lo spirito che portiamo avanti da sempre è legato all’inclusione sociale e l’aggregazione. Ed è sempre possibile unirsi per organizzare le iniziative sociali, sport a parte.
Ad esempio, insieme all’assessorato allo sport ci stiamo attivando per organizzare la settimana dello sport, ma non mancheranno una serie di iniziative per giornate dedicate a specifiche tematiche sociali. Partiremo a novembre con la giornata contro la violenza sulle donne.
Non possiamo che chiudere chiedendole di invitare gli abatesi a seguire la Pallacanestro Antoniana: perché ne varrà la pena?
Ne varrà la pena perché sarà un campionato emozionante. Dopo due anni di inattività c’è una grande voglia di tornare a vivere certe sensazioni che solo il rettangolo di gioco sa regalare. Venite a viverle con noi!
“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate.
Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere