Pallacanestro Antoniana: è serie D! E attenzione ai “fuori campo”…
La Pallacanestro Antoniana ha conquistato, con anticipo e senza poter festeggiare, la promozione in Serie D. Ecco cosa è accaduto e cosa adesso accadrà.
La Pallacanestro Antoniana, a meno di un anno dalla sua fondazione, ha conquistato la serie D!
Forse in anticipo rispetto ai tempi e sicuramente superando le aspettative iniziali (che vi avevamo raccontato sul nostro sito al momento della nascita del progetto) i giallorossi sono stati premiati per la splendida cavalcata che ha caratterizzato la prima parte di stagione, ancor prima di sapere che sarebbe stata l’unica vissuta.
Sono bastati i 32 punti conquistati in 17 giornate – quelle giocate prima che l’emergenza Coronavirus portasse allo stop – per meritarsi la serie D. Poi, la Federazione Italiana Pallacanestro, come altre realtà sportive, ha deciso di fermare la stagione e con essa la classifica, rendendo effettiva quella allora in vigore: e all’Antoniana, col suo primo posto, non è rimasto che festeggiare.
PRIMA DELLA FESTA, IL TIMORE
Eppure, alla notizia dell’interruzione della stagione un po’ di paura c’è stata: “Quando le autorità competenti hanno deciso giustamente di sospendere il campionato – ci ha raccontato Alfonso Francesco Federico D’Aniello, responsabile alle pubbliche relazioni – abbiamo temuto che gli sforzi e i sacrifici compiuti durante l’anno potessero sfumare. Ed è proprio a questo che abbiamo pensato quando, invece, ci è arrivata la notizia della cristallizzazione della classifica e della nostra promozione in D. Peccato non aver potuto festeggiare sul campo e con i nostri tifosi. Ma per il momento è giusto così. Speriamo di poter recuperare presto!”.
VERSO LA SERIE D: TRA RICONFERME E NUOVI ACQUISTI
In attesa di poter godere dell’abbraccio del proprio pubblico, la Pallacanestro Antoniana sta costruendo, tassello dopo tassello, il nuovo progetto per la serie D.
In primis, è partita da importanti riconferme in squadra, come quelle di Sabato D’Aniello, Gennaro Ferraioli, Giuseppe Albanese, Fabio Attianese e Enrico Sammarco, insieme agli under Raffaele Malafronte e Gioacchino Russo. “Salvo qualche ultimo colpo in via definizione, la squadra è fatta”, ha dichiarato D’Aniello.
Questo perché insieme alle riconferme sono arrivati nuovi e importanti acquisti: Roberto Malpede, Alessandro Salvatore e Vincenzo Di Somma che, come ha specificato il responsabile alle pubbliche relazioni, “sono solo quelli annunciati”, lasciando intendere che altre sono le trattative in corso.
PANCHINA E SOCIETÀ: CHI RESTA E CHI ARRIVA
Si è, poi, deciso di mantenere intatto l’organigramma societario, con un’unica eccezione: l’ingresso nella famiglia giallorossa di Luigi Iovino nel ruolo di direttore sportivo. “Per noi l’arrivo dell’attuale coach del Forio, e già allenatore in passato di grandi squadre come Scafati e Angri, è un motivo di orgoglio. Stiamo parlando di una figura importante nel panorama cestistico campano che ci darà una mano sia per l’allestimento della squadra che per le gestione generale”.
E dopo un primo anno che ha prodotto risultati addirittura migliori di quelli sperati, inutile dire che a sedere in panchina sarà sempre coach Marco Aramu, ma con un nuovo assistent coach: Angelo Acanfora.
OBIETTIVI STAGIONALI: PRIMA LA PASSIONE
A proposito di obiettivi, quali sono invece quelli per la nuova stagione? Ha provato a rispondere Alfonso D’Aniello: “Dal punto di vista sportivo puntiamo ad un campionato in prima linea. Uno dei nostri scopi principali resta far innamorare Sant’Antonio Abate sempre di più del basket e creare anche qui, come avviene in realtà a noi vicine, una cultura cestistica ad ampio raggio e, per questo, dobbiamo e vogliamo renderci protagonisti di una stagione appassionante. D’altro canto, speriamo di entusiasmare anche qualche imprenditore locale affinché il nostro movimento possa crescere sempre di più”.
UNA PARTITA IMPORTANTE DURANTE IL LOCKDOWN
Se D’Aniello ci tiene a specificare “dal punto di vista sportivo” un motivo c’è. La Pallacanestro Antoniana, infatti, non è solo una squadra di basket. Sin dalla sua fondazione, unisce all’impegno in campo quello in ambito sociale. Nemmeno durante il lockdown è stata con le mani in mano: “Abbiamo sentito il peso del momento, così abbiamo cercato di stringere i denti e di fare quanto possibile per restare vicini al nostro paese e, in particolare, alle famiglie in difficoltà, facendoci promotori di una raccolta fondi a loro dedicata. Lo sport ha il dovere di lanciare messaggi di buon senso e di speranza. Buon senso perché se vogliamo uscire da questo periodo dobbiamo rispettare le regole, fondamentali in qualsiasi attività sportiva. Speranza perché lo sport insegna anche a superare i limiti, a credere in una seconda possibilità, a sperare in una nuova e migliore vita”.
L’ANTONIANA CON IL BLACK LIVES MATTER
Riguardo alle prossime iniziative “fuori campo” in programma, Alfonso Francesco Federico D’Aniello ci ha parlato di una giornata di sensibilizzazione sul tema del razzismo, come immaginabile da uno degli ultimi post pubblicati sulla pagina ufficiale dell’Antoniana: “Gli Stati Uniti stanno vivendo un momento storico molto particolare e il mondo dello sport, in particolare del basket, non è rimasto indifferente. L’NBA si è addirittura fermata. Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto schierarci nettamente contro il razzismo, a favore del movimento Black Lives Matter”.
PROSSIME INIZIATIVE SOCIALI IN PROGRAMMA
Ma la realtà cestistica giallorossa non si occuperà solo di razzismo: “Durante l’anno saranno tante le tematiche che tratteremo. Non mancheranno, ad esempio, manifestazioni legate al tema della disabilità. In particolare, vorremmo realizzare un torneo dedicato proprio alle persone con disabilità. Il progetto è ancora work in progress, non posso dirvi di più. Speriamo, in questo modo, di accendere i riflettori anche su argomenti che dovrebbero essere cari a tutti”.
Insomma: sarà un anno ricco, fuori e dentro al campo. Buona fortuna e forza Pallacanestro Antoniana!
“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate.
Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere