Hippie: un movimento di controcultura
Il movimento hippie si genera negli Stati Uniti, principalmente in California, negli anni 70. Questa cultura prende piede tra i giovani i quali sperano in un profondo cambiamento sociale e morale. Scopriamone insieme la storia.
“Qualcuno volò sul nido del cuculo” è il titolo di un romanzo diventato famoso in tutto il mondo negli anni 70, la cui trama ha ispirato addirittura la produzione di un film. Ed è Ken Kesey il nome dell’autore di quest’opera. Chi era?
Kesey fu un matto scrittore, dedito alla completa libertà e di carattere fortemente anarchico che per diversi anni ha lavorato in un ospedale come cavia umana per esperimenti relativi gli effetti delle droghe. Ciò fece assumere un nuovo punto di vista al compositore riguardo le sostanze stupefacenti, riconosciute da lui come un viaggio senza paura nelle profondità della psiche. Kesey, però, non era l’unico a pensarla in questo modo ed insieme ad altri suoi amici costruì Furthur, un pullman dalle decorazioni psichedeliche, grazie al quale la comitiva vagabondò per gli Stati Uniti. Il complesso si faceva chiamare Merry Pranksters, “simpatici giocherelloni”, e iniziò a diffondere il proprio pensiero in giro per l’America, organizzando anche degli Acid Test.
Si trattava di eventi improvvisati, accompagnati da musica adatta all’occasione, durante i quali ognuno aveva il compito di esprimere sé stesso. Non c’erano programmi definiti ed i partecipanti erano liberi di usare qualsiasi tipo di droga o acido per compiere un viaggio profondo all’interno dell’intelletto. I Merry Pranksters sponsorizzavano i Test con degli inviti consegnati alle uscite dei concerti e questo particolare tipo di giornata iniziò a diffondersi fra i giovani. La comitiva di Kesey era incaricata anche dell’intrattenimento musicale delle feste, con la costante presenza dei Grateful Dead, una band blues che continuò la propria carriera anche dopo la fine delle avventure dei Merry Pranksters. Questi ultimi abbandonarono la scena l’8 gennaio 1966, una data incisa nella memoria di molti perché vide vide più di duemila persone partecipare ad un Acid Test programmato al Filmore Auditorium, il quale fu però interrotto bruscamente dalla polizia. Fu la fine di tutto? Certo che no.
Kesey aveva raggiunto il suo intento e una nuova corrente di pensiero si diffuse fra i giovani americani. Il 14 gennaio 1967 fu organizzato a San Francisco un ritrovo che comprese più di ventimila persone. Tutti erano vestiti in modo molto sfarzoso e variopinto ed ognuno era libero di esprimere sé stesso. La premessa che apriva le porte ai giovani era quella di una nuova Nazione cresciuta nella carne ormai robotica della precedente. A questo raduno non mancarono inoltre la musica, grazie ai molti concerti dal vivo, e le droghe, distribuite talvolta anche gratuitamente. Gli ideali di chi si trovava lì quel giorno erano comuni e comprendevano l’amore, la pace e la fratellanza. Fu così che nacque un “mondo nuovo” e prese piede la nuova cultura hippie.
Gli hippie, anche se non volevano fare del male a nessuno ed erano totalmente contro la guerra, non ebbero una vita rosa e fiori, a cause delle poche informazioni riguardo le droghe ed a causa dei conflitti con lo Stato e le forze dell’ordine. Si è trattato infatti di un movimento di controcultura i cui ideali erano molto differenti da quelli che lo Stato e la società si erano precedentemente imposti. Questa corrente di pensiero attirò, però, l’attenzione di molti e fra i tanti ci fu anche Eric Clapton, la cui chitarra riusciva a infiammare gli animi di chi lo ascoltava.
Gli hippie sono stati un simbolo della storia americana e la società odierna di ogni Paese presenta ancora degli aspetti derivati da questa cultura. Dichiarazioni politiche e libertà di espressione sono un diritto di gran parte dei cittadini di tutto il mondo. Le coppie non sposate si sentono libere di vivere insieme senza la disapprovazione della società. La sessualità viene oggi vissuta in maniera più libera, salvo alcuni tabù che ancora la accompagnano. Sono aumentati e migliorati i diritti riguardanti la comunità LGBT ed anche le diversità religiose e culturali hanno guadagnato più consenso. Inoltre, le associazioni ambientaliste e pacifiste sono collegate fortemente alla cultura hippie.
Parlare di me stesso non è il mio forte, ma ci provo. Sono sempre alla ricerca di miei aspetti positivi e provo costantemente a superare i miei limiti. Il mondo mi chiama ed impararare a capire come funziona mi affascina molto. Amante della natura, dei libri e della musica. Non mi piacciono i numeri, l’ipocrisia, l’odio e la competizione.