Animali Fantastici: la street waste art di Bordalo II

L’artista Bordalo II trasforma i rifiuti della città in enormi opere d’arte che raffigurano svariate specie animali, principali vittime del criminoso sfruttamento ambientale che da troppi anni si compie sul nostro splendido pianeta

Appartengo a una generazione estremamente consumista, materialista e avida”.
Si legge così nella biografia di Bordalo II, classe 1987, giovane eco-attivista originario di Lisbona e famoso nel mondo per i suoi animali fantastici.
Big trash animals è il suo più importante progetto, una serie di opere di street art che accende i riflettori sul problema della produzione di rifiuti non riciclabili. È attraverso questo progetto che, in una maniera quasi ironica, Bordalo II ricrea la natura – o più precisamente gli animali – utilizzando i principali responsabili della sua distruzione: i rifiuti.

Ha ereditato l’amore per l’arte da Real Bordalo, suo nonno nonché famoso pittore portoghese. Si è espresso, fin dall’età adolescenziale attraverso i graffiti, seguendo poi una formazione accademica (mai conclusa) alla scuola di Belle Arti. Negli anni il suo talento ha subito una mutazione, orientandosi verso un deciso messaggio sociale.
La sua arte si fa riuso e assemblaggio: prende e – alla fine del suo processo creativo – restituisce alla società tutto ciò che essa ha classificato come rifiuto.

Raccoglie – per strada, presso discariche, in cantieri dismessi – oggetti e materiali giunti ormai al termine della loro vita utile, sviluppa idee, assembla e crea.
La natura chiede aiuto e l’arte di Bordalo II amplifica la richiesta attraverso gli occhi grandi dei suoi trash animals (animali spazzatura) che dai muri, o per strada, interrogano le coscienze dei passanti sulle tematiche ambientali.
È sorprendente il livello di dettaglio della sua opera, una street art che diventa tridimensionale e testimonia l’eccellente manualità del suo autore. Vecchi oggetti quotidiani in disuso disposti, con estrema genialità, su edifici pubblici e privati diventano “vivi” – attraverso anche un sapiente uso del colore – col fine di dimostrare al mondo che il nostro stile di vita è troppo spesso deleterio per l’ambiente.

A volte le persone non riconoscono che le loro abitudini quotidiane sono eccessive e sbagliate, stiamo utilizzando troppe risorse, troppo velocemente, trasformandole in rifiuti e inquinamento”, sostiene l’artista. Ma le problematiche della sostenibilità e dell’ambiente non sono gli unici argomenti trattati da Bordalo. Nel 2018, a Las Vegas, lo street artist portoghese ha trasformato un vecchio Motel in uno “zoo”. Si tratta di un’installazione artistica intitolata Wild Wild Waste: 930 metri quadrati di suolo in cui i rifiuti denunciano il maltrattamento, dando vita a enormi animali selvaggi intrappolati.

Grazie all’arte di Bordalo II , i Big Trash Animals hanno iniziato il loro viaggio per il mondo, arrivando anche in Italia – a Roma e Torino – per far sentire il loro grido, il loro no all’incurante sfruttamento del pianeta e di chi lo abita.  Un NO che è possibile udire nelle strade di molte città del mondo e che può leggersi negli occhi grandi dei trash animals che continueranno ad osservare l’incosciente comportamento umano fin quando avranno vita, sperando che il loro passaggio sulla terra possa – come accaduto con la loro nascita – contribuire a salvare il salvabile.

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.”
Andy Warhol

 

Per conoscere meglio Bordalo II e i suoi Big trash animal, visita il sito internet oppure la pagina Facebook dell’artista.

Marzia Mascolo

La più realista tra i sognatori, la più disfattista degli ottimisti. Una perfezionista, dicono in molti. Futuro architetto, innamorata dell’arte in ogni sua forma. Mi piace osservare, scovare il dettaglio sfuggito al primo sguardo. Camminare a testa alta, perché ho imparato che la prospettiva sa cambiare di continuo e - con gli occhi bassi - si perde tanta bellezza 
L’università mi ha trasformata in continua a leggere