Lo sapevi che..? Piccoli accorgimenti per la raccolta differenziata
Nell’ultimo mese, ogni lunedì sulla nostra pagina abbiamo lanciato delle dritte sulla raccolta differenziata che, da luglio scorso, dopo la realizzazione dell’isola ecologica in territorio abatese, è stata affidata alla ditta AM Tecnology ed ha subito qualche variazione.
La stessa ditta, ieri domenica 10 marzo, ha organizzato un evento in piazza don Mosè Mascolo, per sensibilizzare i cittadini tramite la distribuzione di materiale informativo e rispondendo a dubbi e chiarimenti in merito.
A detta del personale sul posto, è stato riscontrato che in molti dicono di non sapere come differenziare correttamente i rifiuti, e quelli che lo sanno pensano che sia una perdita di tempo, perchè economicamente poco conveniente.
Noi di Tutta n’ata storia crediamo nei concetti di economia circolare e riciclaggio. E, sebbene la strada per chiudere questo famoso “cerchio” sia ancora lunga, la raccolta resta sempre il primo step, che vede come protagonista il cittadino. Ecco perchè ci teniamo che i nostri lettori siano consapevoli, non solo di cosa possono fare, ma anche del perchè si faccia proprio così. Nelle prossime pagine troverete quindi una spiegazione alle buone pratiche di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane.
Come si fa a descrivere se stessi? Non lo so, ma so quello che gli altri dicono di me.
Qualcuno dice che io sia ostinata e rompiscatole. Tutti dicono che io sia coraggiosa, e uno dei motivi è perché studio Fisica. Sì, è vero, è stata la scelta più folle della mia vita ma, quando l’ho fatta, sapevo che mi sarebbe piaciuto studiare come riassumere l’Universo in leggi concise e ben ordinate.
Ciò che non sapevo è che avrei avuto l’opportunità di lavorare in contesti interazionali, stravolgendo totalmente il mio punto di vista su molte cose, e che interagire con persone di culture diverse mi avrebbe messo ogni volta di buon umore, specie se a tavola o davanti a una birra; non sapevo nemmeno che avrei imparato a vivere lontano da casa, sperimentando innumerevoli partenze e ritorni, ed i maledetti sentimenti contrastanti che ne derivano.
Oltre ciò che dice la gente, qualcosa ho imparato a capirla anch’io di me.
Mi piace osservare le persone per capire cosa c’è oltre la superficie. Non mi piacciono le persone banali, preferisco quelle che sembrano tali, ma poi nascondono dietro un mondo. Non mi piacciono gli anticonformisti a tutti i costi. Mi piace chi ascolta prima di parlare.
Mi piace l’ordine e l’armonia, ecco perché la danza è una mia grande passione: mi basta vedere un ballerino fare due pirouette o un grand jetè e sono felice.
Credo nel valore del cibo: tra cucinare e mangiare in compagnia non saprei scegliere cosa mi fa stare meglio. Mi diletto a preparare ricette sempre nuove, adoro alcuni piatti orientali, ma non rinuncerei mai ai sapori della mia terra.
Mi incuriosisce esplorare nuovi luoghi, ognuno con le sue tradizioni, ma fino ad ora niente è mai riuscito ad acquietarmi come il mare di Napoli col Vesuvio sullo sfondo. Per me dire Napoli è dire Massimo Troisi perché “Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente, il suo destino, e non m’ha mai parlato della pizza, e non m’ha mai suonato il mandolino”.
A proposito di casa e di ciò che mi piace, credo nel potere dell’aggregazione e dell’attivismo giovanile e, fortuna ha voluto che incontrassi persone con visioni a tratti uguali e a tratti opposte, ma che si combinano perfettamente, e trovano modo di esprimersi in quella che è Tutta n’ata storia. Personalmente, mi occupo della rubrica scientifica di questo sito, che mette sempre a dura prova la mia capacità di spiegare concetti complicati in parole semplici. Il titolo della sezione è “Dove andremo a finire?” e la risposta è in ogni articolo in cui si parla di futuro, sostenibilità ambientale, progresso scientifico e tanti altri fatti.