“Quanto se ne S.A.A. di omosessualità?”: cineforum, dibattito e musica con Amnesty e le Fede ‘n’ Marlen

Tutto quello che c’è da sapere su “Quanto se ne S.A.A. di omosessualità? Identità, uguaglianza e diritti civili”, progetto dell’associazione Tutta n’ata storia che si concluderà con un evento il prossimo 9 dicembre.

Si svolgerà domenica 9 dicembre, a partire dalle ore 18.00, “Quanto se ne S.A.A. di omosessualità? Identità, uguaglianza e diritti civili”, la serata pensata dall’associazione di promozione sociale Tutta n’ata storia per discutere e confrontarsi, in un clima informale, su una tematica che nella società contemporanea rappresenta spesso un ingiustificato tabù: l’omosessualità, appunto.  

UN’INCHIESTA CHE SA DI ESPERIMENTO SOCIALE
Nelle scorse settimane, l’associazione è andata in giro per le strade di Sant’Antonio Abate chiedendo alle persone di commentare la notizia della prima unione civile tra due uomini che si sarebbe celebrata proprio in quel Comune. La notizia, in realtà, come è stato successivamente rivelato, era falsa, costruita ad hoc per raccogliere le reazioni degli abatesi a proposito. Un vero e proprio esperimento sociale, insomma, per capire, in stile “Quanto se ne S.A.A.?”, come il paese si sarebbe approcciato alla tematica trattata.

DALL’INCHIESTA AL SONDAGGIO: QUANTO SE NE S.A.A…. E COSA SI PENSA?
Dopo le reazioni ad un possibile matrimonio tra due uomini, l’associazione ha voluto constatare anche quanto la popolazione sapesse, di pratico, su uguaglianza, identità e diritti del mondo omosessuale, e cosa ne pensasse a riguardo. Per questo, ha lanciato un breve questionario online, da compilare in completo anonimato al seguente link.

L’EVENTO FINALE IL 9 DICEMBRE: CINEFORUM, DIBATTITO E…
I risultati dell’inchiesta e quelli del questionario forniranno spunti di discussione e confronto per il dibattito successivo alla visione del film “Milk” di di Gus Van Sant, cuore della serata.
La storia di Harvey Milk, primo uomo dichiaratamente gay a ricoprire una carica politica negli Stati Uniti, informerà e farà riflettere sulla condizione degli omosessuali ieri e oggi.
Il dibattito, che si svolgerà in un clima totalmente informale, come se fosse per lo più una chiacchierata tra partecipanti e relatori esperti del tema, vedrà – appunto – tra i protagonisti Mario Gallo, del gruppo 261 di  “Amnesty – sez. Agro Nocerino Sarnese” e Federica Ottombrino e Marilena Vitale del duo canoro “Fede ‘n’ Marlen”. 

…MUSICA CON LE FEDE ‘N’ MARLEN
Le “Fede ‘n’ Marlen” saranno protagoniste anche del breve momento musicale a chiusura dell’evento. L’associazione Tutta n’ata storia è felice e orgogliosa di annunciare la loro presenza per la prima volta a Sant’Antonio Abate. La scelta è ricaduta su Federica e Marilena per ciò che rappresentano sia nel privato che nel pubblico: sono capaci di raccontarsi senza filtri, senza fare mai mistero (anzi!) della loro identità sessuale. Forniranno una testimonianza diretta sull’argomento e, poi, delizieranno i presenti con la loro musica.

UN PREMIO PER #INDOVINACHIVIENEALCINEFORUM
Saranno contenti i fan del duo che potranno apprezzarle live strumenti e voce. Ma saranno contenti anche i vincitori del gioco #IndovinaChiVieneAlCineforum, con il quale l’associazione ha chiesto, appunto, di svelare l’identità dell’ormai non più misteriosa guest star della serata a colpi di sondaggi e sorteggi; in palio un premio da ritirare proprio il 9 dicembre. 

ALTRE INFORMAZONI SUL PROGETTO E SULL’ASSOCIAZIONE PROPONENTE
“Quanto se ne S.A.A. di omosessualità? Identità, uguaglianza e diritti civili” è il terzo micro-progetto del più ampio “Quanto se ne S.A.A.?”, ciclo di inchieste connesse ad eventi di sensibilizzazione patrocinati dal Comune di Sant’Antonio Abate. Sono già state affrontate, con la stessa modalità, altre due tematiche: AIDS e immigrazione.
Tutta n’ata storia è un’associazione di promozione sociale che ritiene la cultura, i luoghi in cui si sviluppa, gli strumenti che utilizza e tutte le manifestazioni di essa fondamentali per la crescita spirituale del cittadino e per la sua partecipazione non passiva all’interno della comunità. 

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere