VIDEO-INCHIESTA: Quanto se ne S.A.A. di immigrazione? Tra abatesi d’origine e abatesi d’adozione
Nell’ambito del nostro progetto “Quanto se ne S.A.A.?“, patrocinato dal Comune di Sant’Antonio Abate, abbiamo trattato il tema dell’immigrazione. Qui il video completo.
Nella seconda video-inchiesta di “Quanto se ne S.A.A.?” abbiamo deciso di trattare il tema dell’immigrazione, alternando storie di “abatesi d’adozione” (gli immigrati che abitano sul territorio) e “abatesi d’origine” (chi qui è nato o ci vive da sempre); infine, siamo stati lungo le vie del paese con telecamere alla mano per raccogliere pareri sul tema.
“Quanto se ne S.A.A.?” mira ad indagare come grandi temi di attualità vengono recepiti e considerati in realtà relativamente piccole, di cui Sant’Antonio Abate può essere un esempio.
Ringraziamo i “Lobster” per le riprese e per il montaggio.
“In direzione ostinata e contraria” come Fabrizio De André. Ascolto troppi dischi, vado a molti concerti e riverso le mie sensazioni su fogli Word scritti in Helvetica. La mia musica è sempre lì: tra i miei abissi e le mie montagne, pronta ad accogliermi come un vinile di Chet Baker. Faccio liste che lascio sparse in giro per casa, perché mi aiutano a mettere in ordine i pensieri, le idee e i film che devo assolutamente vedere prima di morire.
Mi piacciono: la politica che mi fa sentire viva, le storie dei matti e le storie folli, i luoghi abbandonati, Kurt Cobain, la violenza sul grande schermo, i tatuaggi, i nei, il mare d’inverno, l’Islanda e l’Africa, il numero 7 che mi ricorda che ci si può dedicare una vita intera alle passioni, Peaky Blinders e Vikings, la mia Albania, perdermi tra le Chiese e i vicoli di Napoli, l’orgoglio che ci metto nel dire che sono del Sud, il giradischi che ho comprato lavorando per qualche mese ad Amnesty International e la mia (ancora piccola) collezione di vinili.