Busitalia: la protesta degli utenti contro i nuovi orari del 76

La linea 76 di Busitalia, unico collegamento tra Sant’Antonio Abate e Napoli, segue dal 1 agosto una nuova tabella oraria. Ecco tutte le novità in programma e le perplessità dei pendolari.

Settembre è alle porte. Ce lo ricordano i frequenti temporali estivi delle ultime settimane, la temperatura che di sera si abbassa, il calendario affisso alla parete e le notifiche dai gruppi facebook dedicati all’università, che per qualche tempo erano rimasti silenziosi e che ora tornano a pullulare di interrogativi. Manca poco e anche gli studenti abatesi torneranno alla classica routine fatta di corsi da seguire, esami da sostenere, e – non da meno – pullman affollati su cui saltare. Alla vita da pendolare chi vive in periferia deve abituarsi in fretta, con tutti i disagi che comporta. Da quest’anno, per gli abatesi che studiano o lavorano a Napoli usufruendo regolarmente dei mezzi pubblici, potrebbe comportarne qualcuno in più.

La linea 76 di Busitalia, unico collegamento tra Sant’Antonio Abate e il capoluogo campano, seguirà una nuova tabella oraria rispetto a quella dello scorso anno. Eccola di seguito:

Andata

S.M. la Carità Piazza Borrelli 6:25 6:50 8:00 13:00 17:00
S.A.A. Piazza della Libertà 6:33 6:58 8:08 13:08 17:08
Angri Ingresso A3 6:40 7:05 8:15 13:15 17:15
Angri Crocifisso 7:13
Napoli Garibaldi 7:20 7:50 9:00 14:00 18:00

Ritorno

Napoli Ferraris Inps 9:15 14:30 18:10
Angri uscita A3 10:00 15:15 18:55
S.A.A. Piazza della Libertà 10:08 15:23 19:03
S. M. la Carità Piazza Borrelli 10:18 15:33 19:13

Le modifiche in realtà sono state applicate già a partire dal 1 agosto, ma servirà probabilmente che i pullman tornino ad affollarsi per rendersi conto della reale portata del cambiamento. Intanto c’è già chi ha espresso le sue perplessità sulle novità apportate alle corse. I problemi – o presunti tali – riguardano il viaggio di andata. La corsa con partenza da Sant’Antonio Abate alle 6:55 parte ora alle 6:50 ma da Santa Maria la Carità; in più allunga il tragitto transitando anche per Angri. La corsa delle 7:15 è stata posticipata alle 8.

Il timore è che sul pullman delle 6:50 finiscano per concentrarsi sia coloro che un tempo usufruivano della corsa delle 6:55 che gli utenti abituali del viaggio delle 7:15, oltre che i nuovi abbonati che partiranno da Angri. Aumenterebbe così il rischio di mezzi troppo affollati o – peggio – di persone lasciate ad attendere invano alle fermate pullman che potrebbero arrivare a metà percorso già pieni.

Le proteste contro le novità introdotte da Busitalia si sono finora consumate sui social, ma sono rimaste circoscritte a gruppi ristretti. Le modifiche sono infatti state comunicate solo attraverso il sito ufficiale della compagnia di trasporti ed è plausibile che molti di quelli che non hanno ancora ripreso a viaggiare non ne siano al corrente. Per diffondere l’informazione, ma anche per rilevare le impressioni degli utenti, Tutta n’ata storia ha lanciato un sondaggio rivolto a studenti e lavoratori pendolari. Su 87 voti registrati, queste sono le percentuali rilevate: il 67% dei votanti si dice penalizzato dai nuovi orari, mentre il restante 33% ritiene che la nuova distribuzione delle corse lo avvantaggi. Rientrano probabilmente nella minoranza che ha accolto positivamente la modifica gli studenti con corsi in tarda mattinata, che potranno ora usufruire del pullman delle 8:00.

Nei prossimi mesi continueremo a monitorare la situazione. Per esprimere la vostra opinione, raccontarci la vostra esperienza o segnalarci altri disagi relativi ai trasporti, potete compilare l’apposito form.

Valentina Comiato

Un incastro di contraddizioni croniche, a partire dal fatto che potrei scrivere di qualunque cosa ma che vado in crisi se si tratta di parlare di me. 30 anni, copywriter, giornalista e marketing manager. Laureata in lingue perché affascinata da tutto quello che non somiglia al posto in cui vivo. Sarà perché vivo in un paese piccolo, dove per i sogni a volte sembra non esserci spazio, allora ogni tanto vorrei infilarli in valigia e portarli con me all’estero. Viaggi brevi però, perché credo anche nelle radici, continua a leggere