Torna “Primavera a Villa Cuomo”, l’evento che vede il gioiello archeologico abatese protagonista. Di seguito, il comunicato ufficiale con tutte le informazioni.
L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è volto alla valorizzazione dei beni culturali abatesi. Si svolgerà
sabato 26 e domenica 27 maggio, presso la Villa rustica di epoca romana situata in via Casa Salese a Sant’Antonio Abate.
Il programma si aprirà a partire dalle 9:30 con le visite guidate gratuite a cura dell’associazione CamCampania: i soci guideranno gli alunni – e chiunque vorrà visitare il sito archeologico di Villa Cuomo (in Via Casa Salese a Sant’Antonio Abate) – alla scoperta di usi e costumi dell’uomo del passato attraverso gli oggetti che questo produceva, nella loro qualità di testimonianza dell’attività umana, cercando anche di ripercorrere le tecniche agricole e gli usi alimentari dell’antichità. Sarà fatta una panoramica sulla storia, il contesto culturale, storico-economico e sociale dell’Ager Stabianus e dell’Ager Pompeianus. Il tutto si concluderà con una serie di giochi dei “bambini dell’antichità”, ai quali tutti potranno partecipare.
Nel pomeriggio invece sarà presentato il volume “La locanda di Asellina, a cura delle insegnanti L. D’Auria, M. Scala e A. Abagnale. Sarà presente l’autrice Tiziana Bruno. Seguirà poi una degustazione di cibi tipici dell’Antica Roma con l’archeocuoco Pasquale Sarnataro.
Domenica 27 maggio continueranno le visite guidate grazie al Movimento associativo Agorà Abatese. Alle 20:00 si terrà invece lo spettacolo “Lo Guarracino” con il gruppo “Musica all’ombra del Vesuvio”: Fabio Fiorillo (voce), Franco Ponzio (chitarra), Gabriele Borrelli (percussioni). Con la partecipazione del sassofonista Pino Cesarano.
L’evento fa parte delle iniziative messe in campo dal Comune di Sant’Antonio Abate per valorizzare il territorio, contro le mafie; è infatti collegato al Convegno che si è svolto lo scorso 24 maggio, durante il quale è stato presentato il libro “Peppino Impastato, uno di noi”, edito dall’associazione “Il Quaderno Edizioni”.
“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate.
Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere