ERASMUS+: dove ci porta l’Europa?
Continuano le opportunità targate Erasmus+, il programma europeo che ha dato e continua a dare a centinaia di giovani la possibilità di formarsi viaggiando!
Un’esperienza che chiunque dovrebbe poter fare.
Noi oggi vi proponiamo due progetti promossi dall’Associazione Futuro Digitale
Cosa state aspettando? Cercate la proposta più adatta a voi e partite!
-PROGETTO: Inclusion Workers
-TIPO DI PROGETTO: Erasmus+
-DOVE: Castle Brewery, Litomyšl, Repubblica Ceca
-QUANDO: dal 18 al 26 gennaio 2018
-INFORMAZIONI: L’Associazione “Futuro Digitale” cerca un partecipante per prendere parte al progetto “Inclusion Workers”, un training e un seminario che hanno come obiettivo finale quello di includere i giovani Rom nel lavoro e aumentare la loro partecipazione alla vita delle comunità locali, il tutto facendo riferimento al modello di educazione non formale.
-COSTO: quota di partecipazione di €50; rimborso spese di viaggio fino a 275 euro; vitto e alloggio gratuiti.
-PROGETTO: Globalization vs. Cultural Diversity (GCD)
-TIPO DI PROGETTO: Erasmus+
-DOVE: Atene, Grecia
-QUANDO: dal 22 aprile al 1 maggio 2018
– INFORMAZIONI: L’Associazione “Futuro Digitale” cerca 6 partecipanti (sotto i 30 anni) più un group leader (qualsiasi età) per prendere parte allo scambio giovanile “Globalization vs. Cultural Diversity”. Il progetto ha come tema la globalizzazione e il suo impatto in ciascuno dei paesi partecipanti: Italia, Grecia, Austria, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Turchia e Spagna. Si cercano giovani che abbiano un forte senso di responsabilità sociale e che siano legati alle comunità locali.
-COSTO: quota di partecipazione di €50; rimborso spese di viaggio fino a 275 euro; vitto e alloggio gratuiti.
“In direzione ostinata e contraria” come Fabrizio De André. Ascolto troppi dischi, vado a molti concerti e riverso le mie sensazioni su fogli Word scritti in Helvetica. La mia musica è sempre lì: tra i miei abissi e le mie montagne, pronta ad accogliermi come un vinile di Chet Baker. Faccio liste che lascio sparse in giro per casa, perché mi aiutano a mettere in ordine i pensieri, le idee e i film che devo assolutamente vedere prima di morire.
Mi piacciono: la politica che mi fa sentire viva, le storie dei matti e le storie folli, i luoghi abbandonati, Kurt Cobain, la violenza sul grande schermo, i tatuaggi, i nei, il mare d’inverno, l’Islanda e l’Africa, il numero 7 che mi ricorda che ci si può dedicare una vita intera alle passioni, Peaky Blinders e Vikings, la mia Albania, perdermi tra le Chiese e i vicoli di Napoli, l’orgoglio che ci metto nel dire che sono del Sud, il giradischi che ho comprato lavorando per qualche mese ad Amnesty International e la mia (ancora piccola) collezione di vinili.