CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETÀ: quello che l’Europa ci offre
Da oggi la nostra visione di Europa si allarga!
Non ci occuperemo solo di progetti Erasmus, ma anche di tutte quelle opportunità che l’Europa offre ai giovani e non. E credeteci, sono davvero tante.
Promosso dalla Commissione Europea ad inizio 2017, arriva tra le opportunità lavorative e di volontariato il Corpo Europeo di Solidarietà, rivolto ai giovani tra i 17 e i 30 anni.
Di cosa si tratta?
Il Corpo Europeo di Solidarietà riunisce i giovani con l’obiettivo di costruire una società più inclusiva, prestare aiuto ai più deboli e rispondere ai problemi sociali.
Offre la possibilità di vivere un’esperienza ispiratrice e arricchente per giovani intenzionati ad aiutare, imparare e crescere.
La gestione delle procedure, così come accade per lo SVE, è affidata alle organizzazioni (ONG, comuni, aziende, organizzazioni governative ecc.). Sarà infatti loro compito stilare progetti, presentarli alla Commissione e reclutare successivamente persone.
I settori di cui si occupa il Corpo sono tanti, ma tutti legati al sociale e alla solidarietà.
Accoglienza e integrazione di rifugiati e migranti, partecipazione democratica, lotta all’abbandono scolastico, sport come strumento di inclusione, sono solo alcuni degli ambiti in cui il CES va ad agire.
Potreste ritrovarvi a svolgere mansioni come: lavorare con disabili, bambini o anziani in un centro comunitario, fornire assistenza ai richiedenti asilo appena arrivati o addirittura applicare l’arte e la musica per lavorare con comunità bisognose.
Insomma, una vera e propria esperienza di vita che potrebbe cambiare il vostro modo di vedere il mondo!
Quanto costa partecipare?
Per quanto riguarda il settore volontariato, a tutti i partecipanti saranno pagate spese di viaggio, vitto e alloggio. Prima di poter intraprendere il percorso, ovviamente ci sarà una formazione specifica, a costo gratuito.
Coloro che invece svolgeranno un progetto come tirocinanti, avranno diritto, in alcuni paesi, ad un contratto di lavoro conforme alle norme nazionali, e riceveranno un’indennità giornaliera.
Sebbene l’avvio ufficiale dei progetti è previsto per inizio 2018, sono già 1500 i giovani che hanno preso parte ad alcune iniziative del Corpo e tanti altri si stanno iscrivendo al databese.
Per partecipare occorre registrare i propri dati al seguente link (https://europa.eu/youth/solidarity_it), dove potrete avere anche tutte le informazioni che fanno al caso vostro.
Si respira aria di solidarietà in Europa!
“In direzione ostinata e contraria” come Fabrizio De André. Ascolto troppi dischi, vado a molti concerti e riverso le mie sensazioni su fogli Word scritti in Helvetica. La mia musica è sempre lì: tra i miei abissi e le mie montagne, pronta ad accogliermi come un vinile di Chet Baker. Faccio liste che lascio sparse in giro per casa, perché mi aiutano a mettere in ordine i pensieri, le idee e i film che devo assolutamente vedere prima di morire.
Mi piacciono: la politica che mi fa sentire viva, le storie dei matti e le storie folli, i luoghi abbandonati, Kurt Cobain, la violenza sul grande schermo, i tatuaggi, i nei, il mare d’inverno, l’Islanda e l’Africa, il numero 7 che mi ricorda che ci si può dedicare una vita intera alle passioni, Peaky Blinders e Vikings, la mia Albania, perdermi tra le Chiese e i vicoli di Napoli, l’orgoglio che ci metto nel dire che sono del Sud, il giradischi che ho comprato lavorando per qualche mese ad Amnesty International e la mia (ancora piccola) collezione di vinili.